Gramsci in India: Capitalist Hegemony and Subaltern Politics
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Abstract
Questo articolo esamina l'uso delle idee di Gramsci nella ricerca storica indiana dagli anni Settanta lungo quattro assi. 1) Analizzando la storia delle rivolte contadine nell'India coloniale, gli studiosi di "Subaltern Studies" sostenevano che le ribellioni mostrano una coscienza autonoma dei subalterni che era solitamente sottomessa, ma che agiva politicamente nei momenti di rivolta proprio per respingere i simboli della subordinazione. 2) Analizzando la formazione dello Stato, questi studiosi hanno concepito lo Stato coloniale come un dominio senza egemonia e lo Stato postcoloniale come una rivoluzione passiva. 3) Gli storici della cultura hanno analizzato la formazione del popolo-nazione descrivendo la relazione gerarchica tra l'inglese, lingua coloniale di Stato, e le molte lingue regionali in cui, attraverso testi stampati e supporti audiovisivi, l'idea della nazione è stata popolarizzata. 4) Il periodo più recente ha visto il tentativo di creare un nuovo blocco egemonico basato sulla condizione maggioritaria degli Indú in un contesto di rapida accumulazione primitiva e populismo competitivo. Questo processo storico è sconosciuto nella storia del capitalismo occidentale.
Keywords
- Peasant Revolt
- Subaltern Classes
- Hegemony
- Passive Revolution