Asli Göksel

Pronominal Participles in Turkish and Lexical Integrity

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Abstract

Questo articolo esamina la natura della formazione delle parole relativamente alla sensibilità della stessa ai meccanismi della sintassi. Si sostiene che i dati confermano le versioni "deboli" dell'Ipotesi di Integrità Lessicale (e.g. Booij 2005), nelle quali la sintassi ha accesso limitato agli elementi sublessicali (considerato che deve operare entro i limiti imposti dalla morfologia, il cui compito è quello di regolare la struttura delle parole). Questa proposta si basa sull'osservazione che i participi pronominali nelle frasi relative senza testa del turco hanno una lunghezza massima fissa, e contengono un ordine stabilito di suffissi la cui interpretazione non è sempre prevedibile. Questa imprevedibilità è problematica per i modelli teorici nei quali la morfologia è considerata un'estensione della sintassi (e.g. Baker 1985). L'aspetto prevedibile della struttura di queste parole ha a che fare con le proprietà combinatorie dei relativizzatori e con i modi in cui si manifestano. L'aspetto arbitrario si rapporta al fatto che l'interpretazione dipende dal numero di suffissi che seguono i relativizzatori, un dato che la sintassi non riesce a manipolare. I dati sono significativi anche dal punto di vista empirico, poiché i participi pronominali ammettono la marcatura di un argomento non-soggetto su una forma in particolare, fatto non attestato in altre costruzioni del turco.

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