Abstract

La tradizione dei discorsi inaugurali dell'anno universitario, o prolusioni, è una specificità italiana che lascia all'oratore non solo la possibilità di presentare il suo insegnamento, ma anche di parlare di un soggetto da lui scelto. Per i matematici, rivolgersi ad un pubblico ampio rappresenta un'occasione di affrontare soggetti diversi, comprensibili per i loro colleghi non specialisti della matematica. Alcuni di essi propongono una riflessione sul ruolo della matematica nelle scienze o nella società, altri ne approfittano per commentare le riforme universitarie o per lanciare messaggi più politici, rendendo più confusa la frontiera tra funzione universitaria e impegno politico.