Fixio siderea: un tecnicismo neoplatonico in Bonaventura da Bagnoregio e la sua evoluzione in Dante
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Keywords
- Il contributo esamina un tecnicismo del lessico della contemplazione
- ossia lâ
-
- espressione fixio siderea
- che Bonaventura da Bagnoregio
- nelle sue Collazioni sullâ
-
- «Esamerone»
- attribuisce a Dionigi Areopagita. Questa definizione
- adoperata per indicare la fissità con cui gli occhi del contemplante devono predisporsi a ricevere lâ
-
- illuminazione divina
- non è però presente nel corpus dionisiano
- almeno nella forma riportata da Bonaventura
- e sembra essere piuttosto unâ
-
- efficace sintesi tra il concetto neoplatonico di fixio
- così come appare nel Liber de causis
- e alcune teorie dello stesso Dionigi
- in particolare quella della contemplatio impassibilis. La nozione di fixio siderea appare altresì nella Commedia di Dante
- il quale la chiama in causa con piena consapevolezza del suo percorso evolutivo e delle teorie neoplatoniche che sono alla sua base