Abstract

Si assume qui che la nozione di risultato comprenda l'interpretazione teorica dei fatti e le generalizzazioni. La teoria qui adottata è quella della Grammatica Universale (GU). Per ottenere dei risultati nel dominio dell'acquisizione del linguaggio, vi è bisogno di una teoria dello sviluppo del linguaggio all'interno di una teoria del linguaggio. Si sostiene in questa presentazione che la ricerca basata su GU ha fornito teorie ragionevolmente interessanti, che danno conto degli aspetti cruciali della conoscenza grammaticale, ma non è riuscita a produrre una teoria adeguata alla transazione, capace di spiegare il corso dello sviluppo. Anche se la Teoria dei Parametri (TP) è in grado di fornire il quadro di riferimento necessario, vi è bisogno in aggiunta almeno di una teoria del "processing" e di una teoria dell'apprendimento compatibile con GU. Come esempio, si discutono qui alcune scoperte particolarmente convincenti nel campo della ricerca sull'acquisizione, che dimostrano come gli apprendenti procedano attraverso sequenze di sviluppo, vale a dire fasi di acquisizione rigidamente ordinate. Queste sequenze, tuttavia, non sono le stesse nell'acquisizione di L1 e nell'acquisizione di L2. Si sostiene qui che le proprietà delle grammatiche di L1 di apprendenti sia monolingui che multilingui, si conformano ai principi di GU mentre le conoscenze linguistiche degli apprendenti di L2 rappresentano un sistema ibrido, parte del quale non può essere spiegato in termini di GU. Ritengo quindi che TP possa offrire un contributo significativo alla spiegazione dello sviluppo di L1, mentre offre un contributo solo limitato per la spiegazione dell'acquisizione di L2. Sostengo infine che si possano ottenere più facilmente veri risultati sia per quel che riguarda la teoria della grammatica che per la ricerca sull'acquisizione se queste sottodiscipline della linguistica si aprono ad uno scambio di idee, anche quando le osservazioni sull'acquisizione del linguaggio mettono alla prova la teoria.