Sergey Avrutin

Optionality in Child and Aphasic Speech

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Abstract

L'omissione facoltativa del tempo verbale e dei determinanti nel linguaggio degli afasici e dei bambini viene analizzato come il risultato di una competizione tra due sistemi: la sintassi ristretta e il contesto. Si sostiene qui che questi due gruppi di parlanti hanno una "sintassi debole", cioè che la loro capacità di basarsi sulla sintassi ristretta come sorgente per la costruzione della struttura dell'informazione (il discorso linguistico) è carente. La ragione di questa carenza è data, nei bambini, dall'insufficiente maturazione delle reti neurologiche rilevanti, nell'afasia dal danno. Si propone una nuova architettura della facoltà di linguaggio. Si suggerisce che le unità dell'interfaccia concettuale-intenzionale (conosciuta anche come "struttura dell'informazione" o "discorso linguistico") contenga un quadro ed una intestazione che sono introdotte, nel caso del discorso adulto normale, sulla base delle categorie funzionale e lessicale rispettivamente. Si mostra, tuttavia, che le lingue permettono modi alternativi di costruire queste unità quando vi sono circostanze contestuali specifiche che lo garantiscono ("registri speciali"). Si sostiene, quindi, che gli errori osservati nel linguaggio dei bambini e degli afasici non rappresentano violazioni delle regole della sintassi ristretta, ma dimostrano di fondarsi in modo anormale su mezzi alternativi di costruzione della struttura dell'informazione.

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