Music and sound as counterpoint? Aesthetic discussions about film music in Germany triggered by the advent of sound film in the late 1920s
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Abstract
La transizione dal cinema muto a quello parlato nei tardi anni venti del Novecento innescò accese discussioni estetiche tra critici cinematografici e musicali tedeschi sulle funzioni della musica e del suono nel cinema. Teorici come Bela Balázs e Siegfried Kracauer invocavano un diverso approccio estetico per le due forme cinematografiche. Il "Statement on Sound" (1928), uscito sotto la direzione di Eisenstein, Pudovkin e Alexandrov e prontamente pubblicato dalla stampa tedesca, può essere considerato il punto di partenza del dibattito sulla funzione del "sound design". Eisenstein e i suoi compagni ritenevano l'asincronismo tra immagine e suono l'unica vera possibilità per i film sonori. Per loro il suono era un elemento significativo indipendente, non legato direttamente all'immaginie visiva. Se entro la fine degli anni venti il concetto di suono sincronizzato venne largamente accettato in America, in Germania vi erano ancora rigide resistenze. Questo studio esamina le varie posizioni e discute il loro influsso sul primo cinema sonoro tedesco.