Abstract

Il mancato riconoscimento del nuovo sesso, a fini determinati, a persona che si è sottoposta ad un intervento per il mutamento del genere non costituisce di per sé violazione degli artt. 8 (Diritto al rispetto della vita privata e familiare) e 14 (Divieto di discriminazione) della CEDU né dell'art. 12 il quale non impone un obbligo di riconoscimento dell'accesso al matrimonio a coppie dello stesso sesso. La questione della disciplina degli effetti del cambiamento di genere nell'ambito del matrimonio, rientra nel margine di apprezzamento degli Stati (il cambiamento di genere, nella specie, aveva prodotto per il ricorrente - sposato e con prole - la modifica del nome sulla carta di identità e sul passaporto, ma non quella dei relativi numeri che, in Finlandia, sono collegati al sesso ed, essendo coniugato, non poteva essere registrato come donna dato che la legge finlandese non consente il matrimonio tra persone dello stesso sesso).