Judith Meinschaefer

Deverbal Nouns in Spanish

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Abstract

Le costruzioni contenenti un verbo e quelle contenenti un nome deverbale derivato da tale verbo presentano delle differenze nel modo in cui i ruoli semantici dell'evento denotati sia dal verbo che dal deverbale vengono messi in relazione con le posizioni sintattiche. Noti studi sulla sintassi e sulla struttura argomentale dei deverbali hanno spiegato tali differenze assumendo che il processo di nominalizzazione elimini l'agente del predicato o che i deverbali presentino costruzioni inaccusative o intransitive. Il presente contributo, al contrario, mostra che la struttura argomentale delle basi verbali e dei deverbali, come anche il numero delle posizioni degli argomenti retti da verbi e nomi non differiscono. È piuttosto l'algoritmo che collega la struttura argomentale alle posizioni degli argomenti a funzionare in maniera leggermente diversa nei verbi e nei nomi, risultando nel contrasto che si osserva in superficie nel modo in cui i ruoli semantici dell'evento denotato sono collegati alle posizioni sintattiche. Il quadro teorico in cui la proposta sviluppata in questo contributo è inquadrata, è la Lexical-Functional Grammar ("LFG") e si basa in particolare sugli sviluppi recenti nella Lexical Mapping Theory ("LMT"), il modulo che si occupa della formalizzazione della proiezione tra la struttura semantica, la struttura argomentale e quella delle funzioni sintattiche.

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